la testimonianza
Ogni viaggio necessita della testimonianza del suo compimento. Il viaggio lascia sempre e etti nell’animo di chi lo ha compiuto e ogni viaggiatore sente sempre la necessità di condividere la sua esperienza.
Proseguendo il cammino si incontra una via, anch’essa sterrata e leggermente in salita che si immette nella via Francigena. Un via percorsa dai camion che trasportano il basalto da una vicina cava e dai trattori degli agricoltori della zona. L’incrocio è molto ampio e ha suggerito di porre il mio intervento proprio al centro di esso, come uno spartiacque, un segnale di cambio direzione, come una rotonda. Ed è proprio rotondo l’intervento che ho proposto. Un pozzo in ferro alto circa 60 centimetri e con un diametro di tre metri e cinquanta poggiato su una struttura circolare in tufo e incassata nel terreno per ritrovare la sua orizzontalità.
Questo pozzo non contiene acqua, ma memoria, testimonianze. I pellegrini lasciavano una pietra nei sentieri sacri a testimonianza del loro passaggio e a indicazione di direzione per altri pellegrini. Ancora oggi si trovano cumuli di queste pietre nei cammini di Santiago. Ora qui, nel mio caso, le pietre sono raccolte in questo pozzo. Alcune presentano colori diversi ad indicare il passaggio di varie etnie, varie religioni, varie umanità senza religione ma con senso religioso della vita.
Diversità raccolte in un unico cammino. Su di esse, come in una teca che protegge qualcosa di prezioso, è posto un vetro circolare calpestabile ad alta resistenza. Qui dentro è posta la memoria del viaggio.
L’acqua della pioggia penetrerà sul suo fondo e, probabilmente, qualche forma vegetale prenderà vita al suo interno spontaneamente e l’immagine apparirà diversa. Probabilmente la condensa si formerà talvolta nella super ce interna del vetro e mostrerà una visione di nuovo diversa del suo interno. Probabilmente la polvere si depositerà sul vetro e vi rimarrà no alla prossima pioggia e mostrerà una visione ancora diversa e ovattata del suo contenuto.
Probabilmente qualche viaggiatore vorrà vedere meglio il contenuto e, con la mano, traccerà ampi gesti sul vetro, togliendo la polvere e, di nuovo l’immagine sarà diversa.
L’immagine sarà sempre diversa e sempre imprevedibile, così come diversa e imprevedibile è sempre la vita di ogni essere umano e della testimonianza della sua esistenza.